OBAMA PINOCCHIO spa

Éric Zemmour (* 31. August 1958 in Montreuil-sous-Bois bei Paris) ist ein französischer Journalist und Autor jüdisch-algerischer Herkunft. Er arbeitet als Redakteur bei der Zeitung Le Figaro.
Inhaltsverzeichnis
1 Leben
2 Privat
3 Publikationen
4 Weblinks
5 Einzelnachweise
Leben
Éric Zemmour wurde in Montreuil-sous-Bois als Sohn von Roger und Lucette Zemmour geboren. Nach dem Abschluss am Institut d'études politiques de Paris unternahm Zemmour zwei erfolglose Versuche, an der École nationale d'administration aufgenommen zu werden. Er arbeitete dann beim Le Quotidien de Paris. Später kam er zu Info-Matin und schrieb für Globe Hebdo, ein wöchentliches Nachrichtenmagazin. 1996 wurde er politischer Kolumnist bei Le Figaro. Zemmour schrieb außerdem Biografien von Jacques Chirac und Édouard Balladur und einige politische Essays.
Zemmour sorgte mit Äußerungen über arabische und schwarze Einwanderer vor allem in Frankreich für Aufsehen.[1] Im Februar 2011 wurde er in Paris wegen Aufstachelung zum Rassenhass zu einer Geldstrafe verurteilt. Anders als oft berichtet war der Grund dafür nicht seine Bemerkung, Einwanderer würden häufiger von der Polizei kontrolliert, weil die „Mehrheit der Drogendealer Schwarzer oder Araber" seien.[2] Am selben Tag hatte er im Sender France Ô erklärt, seiner Meinung nach hätten Arbeitgeber „das Recht, Araber oder Schwarze abzulehnen", was nach Meinung des Gerichts „eine illegale diskriminatorische Praxis rechtfertigt".[3]
Privat
Eric Zemmour ist mit Mylène Chichportich verheiratet und hat zwei Söhne und eine Tochter.
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la omosessualizzazione della società, per una nuova distruzione sodomitica del genere umano! Non credo che gay a livello individuale e a livello corporativo siano colpevoli di qualcosa, se, non si sono resi conto di essere stati strumentalizzati dai poteri forti e dai poteri occulti: la usurocrazia rothschild, per distruggere il genere umano!
Giustamente, i gay sono persone dalla emotività ferita, per gli insulti, ESCLUSIONI, INGIUSTIZIE, a cui sono stati sottoposti.. ma, loro non devono sospettare che quando noi combattiamo la ideologia imperialistica rgime GENDER, noi abbiamo un disprezzo nei loro confronti.. perché questa è la verità: "noi non possiamo salvare il genere umano senza di loro!" SE, QUESTA: INTESA ACCORDO SOCIALE: NON VERRà RAGGIUNTO? PRESTO, VERRà MAOMETTO, MOLTO PRESTO E TAGLIERà LA TESTA A TUTTI!
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http://edintorni.net/related/service/redirect/?ac=ilfoglio&ch=1&rf=http%3A//www.ilfoglio.it/articoli/v/122454/rubriche/apple/tim-cook-apple-quando-il-potere-forte-gay.htm
La minoranza egemone.
Orgoglio omosex, diritti civili e corpo delle donne. Conversazioni.
di Nicoletta Tiliacos | 01 Novembre 2014. La sua omosessualità non è mai stata un mistero, ma già nel 2011, quando a cinquant'anni Tim Cook raccolse l'eredità di Steve Jobs, il giornalista finanziario Felix Salmon, nel suo blog sulla Reuters, si chiedeva se l'informazione che lo riguardava fosse davvero così importante. E rispondeva di sì: era importante sapere che Cook diventava, nel suo nuovo ruolo, "il gay più potente del mondo".
ARTICOLI CORRELATI Il matrimonio gay trionfa ancora in America con l'attivismo mascherato di Kennedy Quando il potere forte è gay "Sono fiero di essere omosessuale e considero la mia omosessualità tra i più grandi doni che Dio mi ha dato… essere gay mi ha dato una più profonda comprensione di ciò che significa essere in minoranza e mi ha fornito una finestra sulle sfide che le persone in altri gruppi di minoranza fanno tutti i giorni". Fierezza, sfida, minorità, opportunità: l'americano tranquillo, padrone di una delle aziende più importanti del mondo, diventa testimonial stellare delle battaglie Lgbt. Dignità e nozze gay, lotta alle discriminazioni e "omogenitorialità": davvero tutto si tiene? Jacopo Coghe, presidente della Manif pour tous Italia, dice che "l'appello ai buoni sentimenti di Cook è l'altra faccia di una medaglia che chiama 'uguali diritti' qualcosa che avalla la lesione di altri diritti. Se significasse solo pari dignità delle persone, sarebbe fuori discussione. Ma nei 'nuovi diritti', di cui le rivendicazioni Lgbt sono parte, la posta in gioco sono i bambini, la filiazione, la generazione da un uomo e una donna: tutto questo è sotto attacco, e anche Cook dimentica che, molto prima delle religioni, l'unione feconda riguarda uomo e donna".
Emma Fattorini, senatrice del Pd e prima firmataria di una proposta di legge sulle unioni tra persone dello stesso sesso, crede però che "non bisognerebbe farsi paralizzare dalla paura del 'piano inclinato'. La lettera di Cook dice, in modo molto americano, alcune cose di buon senso insieme con altre più discutibili. Sono convinta che debba esserci una legge sulle unioni omosessuali, e che parlando di dignità delle persone bisognerebbe partire dalla solita domanda: quand'è che il mio diritto aggredisce il tuo? In questo modo – tagliando gli estremi, i totalmente chiusi a qualsiasi ipotesi di unione civile omosessuale e quelli del matrimonio gay – già si escludono ipotesi come l'utero in affitto, che lede certamente la dignità del corpo femminile".
Aurelio Mancuso, anche lui del Pd, militante del movimento omosessuale italiano e presidente di Equality, è convinto che "ogni omosessuale abbia il proprio punto di vista, anche se siamo abituati a vedere le diversità di opinione assorbite dalla cultura dominante della comunità gay politicizzata, per cui 'devi' essere a favore del matrimonio e della maternità surrogata. E' positivo che Cook parli di dono, che rivendichi la dignità. Non credo però che certe rivendicazioni ne facciano parte. Sono per le unioni civili che equiparino le coppie omosessuali a quelle eterosessuali, ma penso anche che la maternità surrogata, per esempio, sia lesiva del corpo delle donne, che sia usata da coppie gay o da coppie etero". Mancuso aggiunge che "una lettera come quella di Cook in Italia sarebbe impensabile, a pari livello di responsabilità e di potere. Qui esiste una classe dirigente omosessuale che non ha bisogno di diritti, perché preferisce il privilegio dell'invisibilità. E poi l'America ha avuto Obama. Durante il suo madato da dieci sono diventati trentadue gli stati americani che riconoscono le nozze gay. In America le lobby sono una cosa seria".
Il giornalista Daniele Scalise, per molti anni rubrichista del Foglio e autore di "Lettera di un padre omosessuale a sua figlia" (Rizzoli), dice che di fronte alla lettera di Cook ha avuto una reazione quasi desolata: "Possibile che ce ne sia ancora bisogno? Possibile che un signore di quell'età, di quell'esperienza, di quel ruolo economico e politico, debba usare toni che rimandano alla nera Rosa Parks che lotta per sedersi sull'autobus nella parte riservata ai bianchi? Detto questo, anche io penso che per me l'omosessualità sia stato un dono divino. Ma penso anche che a essere un dono divino sia la condizione umana".
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/122487/rubriche/tim-cook-gay-la-minoranza-egemone.htm
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Mario Mauro • 18 giorni fa
Immagino nessuno neghi che da noi è avvenuta la stessa cosa, in peggio. Le università americane hanno avuto una parte fondamentale, certo, nel restituirci con gli interessi le teorie della Scuola marxista-rivoluzionaria di Francoforte, che avevano incantato le giovani élites americane timorose, appunto, di non essere all'avanguardia. Quest'ultimo meccanismo applicato alle masse è stato deleterio.
Resta da sperare che la Francia si risvegli anche al di là della sua parte cattolica
tradizionalista e isoli quelli che la danneggiano. Forse noi portremmo copiarla, chissà. Ma temo sia improbabile sia per loro che, ancor più, per noi cattolici romani e in gran parte kasperiani.
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/121919/rubriche/suicidio-francese-raccontato-da-eric-zemmour-bestseller.htm
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Il "suicidio francese" raccontato da Eric Zemmour è già un bestseller
di Nicoletta Tiliacos | 16 Ottobre 2014. Roma. Perfino il feuilleton autobiografico di Valérie Trierweiler ha dovuto cedere il primato nelle classifiche dei libri d'oltralpe all'ultimo pamphlet di Eric Zemmour: ebreo francese di origine algerina, campione del politicamente scorretto, opinionista del Figaro e animatore di trasmissioni radiofoniche di leggendaria irriverenza (in Italia, Piemme ha pubblicato il suo "L'uomo maschio", critica della società "femminilizzata", dove essere maschi è un disvalore così come lo è essere francesi di nascita rispetto all'immigrazione islamica). Uscito da una decina di giorni, "Le suicide français. Les 40 années qui ont défait la France" (Albin Michel, 544 pagine, 22,90 euro), viaggia al ritmo di cinquemila copie al giorno. In ottanta capitoletti, ognuno dedicato a un avvenimento significativo, piccolo o grande (l'uscita di un certo libro o di un film, così come l'approvazione di una legge o il Trattato di Maastricht) vi si ripercorrono gli anni dal 1970 al 2007. "E' ora di decostruire i decostruzionisti", dice Zemmour nell'introduzione. Vuole mostrare come l'epoca infelicissima attraversata dalla République ("République-Potemkin", la definisce) sia dovuta alla vittoria, nei fatti e soprattutto nell'interpretazione dei fatti, delle istanze del Sessantotto.
Altro che "rivoluzione mancata". A dettar legge da De Gaulle in poi, scrive Zemmour, è stato il "trittico: derisione, decostruzione, distruzione", che ha minato "le fondamenta di tutte le strutture tradizionali: famiglia, nazione, lavoro, stato, scuola. L'universo mentale dei nostri contemporanei è diventato un campo di rovine. Il successo intellettuale delle scienze umane ha distrutto tutte le certezze. Come aveva previsto nel 1962 Claude Lévi-Strauss, 'scopo ultimo delle scienze umane non è costruire l'uomo, ma dissolverlo'".
Se è vero che la storia la scrivono i vincitori, afferma Zemmour, non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che in Francia la "rivoluzione mancata" ha stravinto. I rivoluzionari del Sessantotto non riuscirono a prendere il potere politico, ma quella disfatta solo apparente li ha salvati: "Lo stato fu salvato ma non la società" e anche se "il maggio del Sessantotto non è riuscito a rovesciare il regime, ha conquistato la Società a detrimento del Popolo". Scrive Zemmour: "La V Repubblica fu mantenuta, ma l'edificio era lesionato, minato dall'interno, reso un po' alla volta inservibile (…) un''evoluzione delle mentalità' condotta tambur battente ha svuotato a poco a poco della sua sostanza lo spirito della Repubblica gollista, nonostante siano rimaste intatte le apparenze istituzionali". Oggi, aggiunge l'autore, la Francia è visibilmente "il malato d'Europa", alle prese con il declino, con la perdita di competitività e di prestigio delle sue istituzioni militari e diplomatiche, afflitta dal degrado "della scuola, della cultura, della lingua, del paesaggio, della sua stessa cucina". Il luogo del delitto va dunque rintracciato nella storia di quei quasi quarant'anni che vanno dal 1970 al 2007, durante i quali si è consumata "una decostruzione gioiosa, sapiente e ostinata dei più piccoli ingranaggi che avevano edificato la Francia". Quella narrata in ottanta voci dal polemista è dunque la "storia di uno spossessamento assoluto, di una disintegrazione inaudita; di una dissoluzione nelle 'acque gelide' dell'individualismo e dell'odio di sé", spiegabile con quello che l'autore definisce la "nostra passione smodata per la rivoluzione, che ci ha accecati e sviati. Ci è stato inculcato che la Francia è nata nel 1789, mentre aveva già più di mille anni dietro di sé". E poi c'è stato un prima e un dopo '68. Un prima demonizzato come "bianco, patriarcale e xenofobo" e un esaltato dopo di una "Francia multicolore, aperta sull'Europa e al mondo, liberata delle sue catene ancestrali". Una Francia "di tutte le liberazioni, di tutte le insolenze, di tutte le minoranze".
"Le suicide français" non risparmia né sinistra né destra. A quest'ultima, rimprovera la sudditanza intellettuale, produttrice di indifferenziazione, anche dal punto di vista economico ma soprattutto sociale, rispetto alla famiglia politica opposta. Da Pompidou in poi, anzi, sia sotto Giscard d'Estaing sia con Chirac, nessuna alternanza tra destra e sinistra ha segnato un cambio di rotta nella vague decostruzionista che, sempre per dirla con Zemmour, ha "disfatto la Francia". Dall'inizio degli anni Settanta in poi, il timore di essere denigrati e di apparire retrogradi e passatisti ha dissuaso dal mostrarsi critici verso quei cambiamenti "di società" che, del tutto minoritari, sono riusciti a spacciarsi per inevitabili. E' per questa strada che si è arrivati in Francia al matrimonio gay e all'"Abcd de l'égalité" che contrabbanda la teoria del gender per "lotta agli stereotipi" nelle scuole, e anche alla "vittoria dell'internazionalismo sulle nazioni". Ad aver capito tutto prima di altri, scrive ancora Zemmour, era stato Jean-François Revel. Nel suo celebre "Né Marx né Gesù", ebbe l'intuizione di una rivoluzione degli individui che sarebbe nata nelle università americane e sarebbe passata per la "morte del padre. Di tutti i padri". E' per questo che Zemmour il libro lo ha dedicato al suo.
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"Le PS, qui jadis affirmait être l'avant poste de la défense des plus nobles valeurs démocratiques, se range du coté de la dictature de la pensée, et a demandé (et obtenu) l'annulation de la venue d'Eric Zemmour, invité par le Centre International De Deauville pour donner une conférence le 31 octobre. C'est à cela que l'on reconnait les prédateurs de la France, les ennemis de la liberté.La gauche use de tous ses réseaux pour ramollir le cerveau des Français, leur interdire de penser librement et, dans le cas d'Eric Zemmour, tenter de les empêcher de lire celui qui les dénonce."
http://www.dreuz.info/2014/11/acheter-le-livre-deric-zemmour-est-un-acte-de-resistance/#!prettyPhoto
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Vive Zemmjenitsyne!
zemmour
Le 1 novembre 2014
Il y a chez Zemmour un petit quelque chose de Soljenitsyne.

Plus d'un mois après la sortie de son Suicide français, il défie toujours ses contradicteurs sur le podium du box-office littéraire, et – à l'heure du zapping accéléré – continue de faire grincer les dents, au sommet de l'État comme dans les salles de rédaction. Désemparés par le phénomène, politiciens et journalistes poussent la reductio ad hitlerum jusqu'au grotesque. Citons, pour preuve, la dernière sortie conjointe du Point et de l'ex-Nouvel Obs qui, par la plume de Patrick Besson et Bruno Roger-Petit, comparent Zemmour à l'écrivain et journaliste collaborateur, antisémite et ouvertement fasciste Lucien Rebatet! Pour le petit juif berbère de Drancy, ça fait beaucoup.

Puisque l'outrance est autorisée dès lors que l'on parle d'Éric Zemmour, profitons-en et allons-y de notre petite comparaison: il y a chez Zemmour un petit quelque chose de Soljenitsyne!

Souvenons-nous: en 1973, le grand écrivain russe Alexandre Soljenitsyne faisait éditer à Paris, qui était encore pour quelques mois une des capitales du monde libre, un ouvrage qui allait sonner le glas du totalitarisme communiste: L'Archipel du goulag. Ce livre-témoignage, écrit en prison entre 1958 et 1967, décrivait la cruelle réalité du système concentrationnaire soviétique, révélant au monde entier – et d'abord aux Russes qui disposèrent rapidement d'éditions clandestines – le visage hideux qui se cachait derrière le masque souriant de la propagande officielle.

Pour le régime totalitaire soviétique, ce ne fut plus alors qu'une question de temps. En 1978, un archevêque polonais nommé Karol Wojty?a devenait le pape Jean-Paul II et se faisait fort de poursuivre le travail de sape entrepris par Soljenitsyne. En 1980, un simple ouvrier du nom de Lech Wa??sa sortait de l'anonymat à l'occasion d'une grève des chantiers navals de Gda?sk et fondait un syndicat hors système, Solidarno??, qui allait largement contribuer à précipiter la chute du communisme en Pologne puis en URSS. À peine plus d'un quart de siècle après L'Archipel du goulag, il ne restait plus rien de l'invincible colosse rouge.

Avec son Suicide français, Éric Zemmour vient de convoquer à son tour le tonnerre et les Français, une nouvelle fois, ne s'y sont pas trompés; sa prétention à « déconstruire les déconstructeurs » n'est pas qu'une vaine formule. Comme Alexandre Soljenitsyne en son temps, il jette en effet une implacable lumière sur ce totalitarisme sirupeux qui étouffe la France: féminisme anti-masculin mais aussi anti-féminin, anti-racisme anti-français, mondialisme anti-démocratique et autres « ismes » aux apparences vertueuses mais aux conséquences désastreuses sont méthodiquement disséqués années après années, en commençant par le séisme de Mai 68. Sous le masque, là encore, le visage hideux du mensonge et de l'exploitation au profit d'un tout petit groupe d'apparatchiks.

Pour le système, c'est un coup qui peut s'avérer fatal: il le sait mais, comme le régime soviétique en 1973, ne peut déjà plus réagir avec toute la vigueur du passé. Soljenitsyne ne fut pas renvoyé au goulag, il fut seulement contraint à l'exil. Zemmour subit une attaque en règle des chiens de garde, mais il est plus que jamais à l'antenne. Et quand bien même il serait finalement ostracisé des médias, il y a fort à parier qu'il n'aurait guère plus de mal que Robert Ménard pour retrouver un moyen de servir les Français.
http://www.bvoltaire.fr/francoisfalcon/vive-zemmjenitsyne,135538?utm_source=La+Gazette+de+Boulevard+Voltaire&utm_campaign=4c508df27e
Alors vive le dissident Zemmjenitsyne!
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Éric Zemmour
il y a 19 heures Modifié
"Avec son Suicide français, Éric Zemmour vient de convoquer à son tour le tonnerre, et les Français, une nouvelle fois, ne s'y sont pas trompés; sa prétention à « déconstruire les déconstructeurs » n'est pas qu'une vaine formule. Comme Alexandre Soljenitsyne en son temps, il jette en effet une implacable lumière sur ce totalitarisme sirupeux qui étouffe la France: féminisme anti-masculin mais aussi anti-féminin, anti-racisme anti-français, mondialisme anti-démocratique et autres « ismes » aux apparences vertueuses mais aux conséquences désastreuses sont méthodiquement disséqués années après années, en commençant par le séisme de Mai 68. Sous le masque, là encore, le visage hideux du mensonge et de l'exploitation au profit d'un tout petit groupe d'apparatchiks."
François FALCON
http://www.bvoltaire.fr/francoisfalcon/vive-zemmjenitsyne,135538?utm_source=La+Gazette+de+Boulevard+Voltaire&utm_campaign=4c508df27e
https://fr-fr.facebook.com/Zemmour.Eric
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"Il y a chez Zemmour un petit quelque chose de Soljenitsyne.
Plus d'un mois après la sortie de son Suicide français, il défie toujours ses contradicteurs sur le podium du box-office littéraire, et – à l'heure du zapping accéléré – continue de faire grincer les dents, au sommet de l'État comme dans les salles de rédaction.(…) Citons, pour preuve, la dernière sortie conjointe du Point et de l'ex-Nouvel Obs qui, par la plume de Patrick Besson et Bruno Roger-Petit, comparent Zemmour à l'écrivain et journaliste collaborateur, antisémite et ouvertement fasciste Lucien Rebatet! Pour le petit juif berbère de Drancy, ça fait beaucoup."
François FALCON
http://www.bvoltaire.fr/francoisfalcon/vive-zemmjenitsyne,135538?utm_source=La+Gazette+de+Boulevard+Voltaire&utm_campaign=4c508df27e-
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La gauche a trahi le peuple au nom des minorités. La droite a trahi le peuple au nom de la liberté, cette liberté mal comprise qui opprime le faible et renforce le fort. Cette liberté dévoyée qui contraint la laïcité à se parer de l'épithète positive pour se rendre acceptable aux yeux de tous les lobbies communautaires. La gauche a trahi le peuple au nom de l'égalité. L'égalité entre les parents et les enfants qui tue l'éducation; entre les professeurs et les élèves qui tue l'école; l'égalité entre Français et étrangers qui tue la nation.
Eric ZEMMOUR
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« Éric Zemmour est un néo-conservateur, allergique à toutes les conséquences de la culture post-68. Mais il est aussi peut-être un révélateur, un agitateur, et même un porte-voix pour ceux qui se taisent et n'osent pas aujourd'hui déclamer leur véritable pensée. »
PHILIPPE LABRO
Éric Zemmour
31 octobre
"Ce qui est drôle, c'est que ça ennuie tout le monde, la pensée unique. Mais pour des raisons assez complexes, on s'autocensure tous parce qu'on subit la tyrannie des minorités, comme Zemmour l'explique très bien. Ces minorités qui revendiquent les mêmes droits que la majorité. Elles ont une force agissante qui se met en place dès que vous les attaquez. Ce sont elles qui fabriquent le politiquement correct. »
Pascal PRAUD
Éric Zemmour
31 octobre
On incite Jean-Marie Le Pen (qui n'a jamais autant fréquenté les plateaux de télévision depuis vingt ans) à dire à quel point il est d'accord avec moi pour me coller l'étiquette lepéniste, une étiquette infamante pour les médias. Ce n'est pas infamant. Jean-Marie Le Pen, des gens ont voté pour lui. Donc, pour moi, il n'y a rien d'infamant. Mais dans le monde médiatique, c'est infamant. Suis-je allé trop loin? Je ne le pense pas. J'ai fait un livre pour raconter le pourquoi de la désagrégation française.
Eric ZEMMOUR
On prend un livre de 540 pages qui raconte l'histoire des 40 dernières années et qui traite de sujets variés. On prend sept pages sur Vichy, et on en profite pour essayer de me délégitimer. Il y a là une volonté délibérée de l'appareil médiatique, complètement perdu devant le succès du livre, qui ne parle que de ça pour me diaboliser.
Eric ZEMMOUR
Je suis né à Montreuil, mon grand père était cordonnier en Algérie. Je ne suis donc pas un immigré, et mes parents étaient français. Mais mes origines sont en effet berbères et mon nom signifie en effet olivier en berbère.
Eric ZEMMOUR
Éric Zemmour a partagé un lien.
31 octobre Modifié
"L'art moderne a remplacé la religion, selon Karl Marx. Il sert, pour le pouvoir, d'opium du peuple et, pour nos dirigeants, de suprême dérivatif thérapeutique."
Philippe BILGER
http://www.bvoltaire.fr/philippebilger/t-on-droit-pas-aimer-lart-moderne,135197?utm_source=La+Gazette+de+Boulevard+Voltaire&utm_campaign=e3774c3195-RSS_EMAIL_CAMPAIGN&utm_medium=email&utm_term=0_71d6b02183-e3774c3195-30497629&mc_cid=e3774c3195&mc_eid=5e4aefc8aa
"De fait, la stupéfiante semaine médiatique autour d'Éric Zemmour aura confirmé certaines de ses thèses d'une manière spectaculaire. Des élites toutes insidieusement solidaires auront vomi leur bile sur une bête médiatique incarnant le temps de quelques émissions toute la souffrance et l'orgueil d'un peuple méprisé, et auront également révélé le visage cohérent d'une certaine France. Une France du repli sur soi, du repli dans les beaux quartiers et les plateaux de télévision, bien unie derrière ses apparentes divergences, pour fréquenter les mêmes carrés VIP et partager les mêmes maîtresses. Une France de la haine, prête à toutes les calomnies pour faire taire celui qui ose exprimer une opinion divergente"
http://www.ojim.fr/dossier-le-phenomene-zemmour-grenade-dans-un-bunker/
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Anne-Elisabeth Lemoine: "Je me suis sentie agressée et insultée par le livre d'Eric Zemmour" (à partir de 6 min 30)
http://droite.tv/?p=3286
Classement des ventes livres: Valérie Trierweiler quitte le classement, Modiano et Zemmour restent en tête
Les nouveaux maîtres du podium sont "Pour que tu ne te perdes pas dans la quartier" de Patrick Modiano et "Le suicide français" d'Eric Zemmour.
http://www.rtbf.be/culture/litterature/detail_classement-des-ventes-livres-valerie-trierweiler-quitte-le-classement-modiano-et-zemmour-restent-en-tete?id=8389456
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Pompidou est le personnage emblématique des futures analyses de Jean-Claude Michéa, pris dans les contradictions entre son conservatisme et son libéralisme économique. Depuis, la droite est dans une soumission totale à l'idéologie bien-pensante née en 1968: la société a détruit l'État, la nation et le peuple. C'est pour cela, je crois, que mon livre suscite autant de réactions et rencontre un tel succès. Les gens me disent: "Ah, mais oui, on n'avait pas compris."
Eric ZEMMOUR
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La droite politique a renoncé depuis longtemps à la bataille culturelle. Seuls de Gaulle et Pompidou ont mené ce combat, mais ont consenti des compromis funestes. De Gaulle perd la bataille de l'école en la laissant marxiser, dès 1945. Pompidou, le plus lucide de tous, a compris que la société était en voie d'implosion, qu'il fallait sauvegarder l'État et la nation. Mais il tolère la décision du Conseil constitutionnel, en 1971, qui est un putsch constitutionnel. Il laisse se répandre la domination de l'art contemporain.
Eric zEMMOUR
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la lama di un coltello multiuso? è quasi sempre, una lama regolamentare! NON CREDO CHE, QUESTA FOBIA, CIRCA COLTELLI E BASTONI, CHE STA ATTRAVERANDO LE ISTITUZIONI DI POLIZIA IN ITALIA, POSSA SERVIRE, ALLA SICUREZZA DELL'ORDINE PUBBLICO! SE, TI TROVVANO CON UN MARTELLO O UNA SBARRA DI FERRO, E NON HAI UNA GIUSTIFICAZIONE PLAUSIBILE? TU PUOI PASSARE I GUAI! CONTADINI CHE USANO COLTELLI O ASCIE, SE SONO POSSEDUTE FUORI DEL LUOGO DI LAVORO? SONO PASSIBILI DI PROCEDIMENTO CIVILE.. ED IO CREDO, CHE, SI STA VERAMENTE ESAGERANDO! TANTO VALE PORTARE FUCILI MITRAGLIATORI,. SE POI, è LA STESSA COSA, CIOè, PORTO ABUSIVO DI ARMI!
In commissariato per porto abusivo di coltello, scrive sul muro "italiani di merda"
CRONACA, NEWS lunedì, 3, novembre, 2014
POLIZIA7l3 nov – Chiavari: scritta sul muro del commissariato, denunciato. Durante il servizio di controllo del territorio la volante del commissariato Chiavari, transitando in corso Dante, ha proceduto al controllo di due stranieri di 24 e 25 anni senza fissa dimora. Durante l'accertamento il più giovane è stato trovato in possesso di un coltello multiuso.
Accompagnati in commissariato per l'identificazione, quest'ultimo, capito che sarebbe stato denunciato per porto abusivo di coltello, ha minacciato l'operatore che stava stilando gli atti mentre l'altro, approfittando della confusione, si è dedicato a incidere sul muro, con una monetina, la scritta "italiani di merda" ponendovi pure la firma. Quando si è reso conto di essere stato visto ha cercato inutilmente di cancellare la scritta. Per tali motivi il primo è stato denunciato per porto abusivo di arma atta a offendere e per minacce a pubblico ufficiale, mentre il 'graffitaro' per danneggiamento. genovatoday.it
http://www.imolaoggi.it/2014/11/03/in-commissariato-per-porto-abusivo-di-coltello-scrive-sul-muro-italiani-di-merda/
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NOI STIAMO DISTRUGGENDO LO STATO SOCIALE, RELATIVISMO ANARCHIA, PERVERSIONI SESSUALI, USUROCRAZIA.. ORMAI ABBIAMO PERSO, LA NOSTRA IDENTITà DI: CRISTIANI E DI ITALIANI.. E QUINDI, NOI SIAMO DIVENTATI UNA SOCIETà MOLTO VULNERABILE, PER POTERCI APRIRE ALLA METAFISICA ISLAMICA, CHE è UNA TEOLOGIA DELLA SOSTITUZIONE: CHE SIGNIFICA: " SHARIAH GENOCIDIO A TUTTI!! https://scontent-a-mxp.xx.fbcdn.net/hphotos-xpa1/v/t1.0-9/1502519_774439162619768_3467096064695559892_n.jpg?oh=e3368281716fab97777e36e049924458&oe=54EB4720
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IL POPOLO NON è PIù SOVRANO, PER IL SISTEMA MASSONICO GENDER BILDENBERG
Gli Stati Uniti, l'Unione Europea e Kiev rifiutano di riconoscere le elezioni che si sono svolte nelle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk, nel sud-est dell'Ucraina, perché in contrasto con gli accordi di Minsk.
In particolare, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha definito inutili le elezioni, il rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini ritiene che le elezioni siano diventate un "nuovo ostacolo alla pace in Ucraina". Gli Stati Uniti condannano le elezioni delle autoproclamatesi Repubbliche Popolari. Questo è quanto ha dichiarato il rappresentante ufficiale del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Mark Stroh. Gli osservatori stranieri, a loro volta, hanno dichiarato che le elezioni si sono svolte secondo la prassi europea.
Repubblica di Donetsk: vince le elezioni il Premier Zaharchenko.
L'attuale Premier della Repubblica Popolare di Donetsk (Ucraina orientale) Alexander Zaharchenko ha vinto le elezioni. Secondo la CEC, la Commissione Elettorale Centrale, dopo lo scrutinio del 100% dei protocolli, hanno votato per lui 765.340 persone.

Il secondo posto va al vice Presidente del Parlamento dell'Unione della Nuova Russia Alexander Kofman, che ha ricevuto 111 mila voti. Alle votazioni hanno partecipato 1 milione e 12mila elettori, di cui 104.540 hanno votato a distanza. Alle elezioni per il Consiglio del Popolo è in testa il partito "Repubblica di Donetsk", il cui elenco è guidato Zaharchenko. Il partito ha ottenuto 662 mila voti. Secondo il CEC, durante le elezioni non vi sono state violazioni che avrebbero potuto influenzare il corso del voto.
La Russia ha stanziato 36 milioni di dollari per aiutare i rifugiati ucraini.
I CRIMINI ED I DANNI FINANZIARI, DEL NAZISMO TROIKA CIA BILDENBERG, CHE SONO CADUTI, A CARICO DELLE FINANZE DELLA RUSSIA!
La Russia fornirà assistenza ai rifugiati provenienti dalla Ucraina per un importo di 36 milioni di dollari. Il decreto relativo è stato firmato dal Primo Ministro Dmitry Medvedev.
Questi soldi saranno spesi per le necessità sociali e quotidiane delle persone che vivono ancora in alloggi temporanei. La maggior parte del denaro sarà destinata al Ministero della Salute della Federazione Russa per fornire assistenza medica ai rifugiati. Secondo il Servizio Federale di migrazione della Russia, dal sud-est dell'Ucraina sono giunte in Russia in tutto 830 mila persone, di cui oltre 200 mila hanno ottenuto un rifugio temporaneo.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_03/La-Russia-ha-stanziato-36-milioni-di-dollari-per-aiutare-i-rifugiati-ucraini-1817/
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Iraq, l'Isis stermina una tribù: 322 morti. 3 novembre 2014. Sono 322 i membri della tribù di Albunimr uccisi a sangue freddo dai miliziani dello Stato islamico (Isis) nell'ultima settimana. Lo rende noto il ministero per i Diritti umani iracheno. L'eccidio è avvenuto nella provincia occidentale di Al Anbar, dove il clan tribale si batte contro i jihadisti.

Il capo del clan tribale, lo Sheikh Naim al Kuoud, ha detto all'agenzia Afp che solo domenica 36 membri della comunità, tra i quali tre bambini e quattro donne, sono stati uccisi in esecuzioni sommarie. Al Kuoud ha espresso il suo "profondo rincrescimento per il fatto che i leader religiosi sunniti e le autorità non abbiano condannato o denunciato" quanto avvenuto ed ha accusato il governo di Baghdad di non aver rifornito i membri della sua tribù di armi e di cibo per resistere ai jihadisti.

Il capo degli Albunimr ha invece avuto parole di elogio per la massima autorità religiosa sciita, l'ayatollah Ali al Sistani, e per il leader sciita radicale Moqtada al Sadr, che, ha affermato, "hanno condannato il massacro e manifestato sostegno per la tribù". "I membri del nostro clan - ha sottolineato Al Kuoud - sono stati presi di mira da una crudele campagna dei criminali dell'Isis, privi di ogni umanità, con la complicità di alcuni irresponsabili appartenenti a clan tribali locali".
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http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/isis-strage-iraq-siria.aspx
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L'Ucraina orientale è il luogo più pericoloso d'Europa per i giornalisti.
L'Ucraina orientale è diventata il posto più pericoloso per i giornalisti in tutta Europa, molti sono stati uccisi o gravemente feriti. Lo ha detto il Commissario per i diritti dell'uomo di Strasburgo Nils Muižnieks ad un seminario sulla protezione dei giornalisti e sulla fine dell'impunità per i crimini contro di loro.
In precedenza, il Direttore generale dell'UNESCO Irina Bokova aveva invitato tutti i Governi ad assicurare un'indagine rapida e approfondita sulla morte dei giornalisti. Dall'inizio delle operazioni di forza delle autorità ucraine nel sud-est dell'Ucraina sono stati uccisi 4 giornalisti russi, 1 giornalista italiano, 1 ucraino. Tra di loro il fotoreporter di "Russia Oggi" Andrej Stenin.
Ambasciatori UE discuteranno martedì in merito alle elezioni di Donetsk e Lugansk.
La Commissione per la Politica e la Sicurezza dell'Unione Europea, si riunirà martedì alla presenza degli Ambasciatori UE per discutere delle elezioni delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk e degli altri eventi in Ucraina.
Il capo della diplomazia europea Federica Mogherini ha detto che le elezioni di Donetsk e Lugansk sono illegittime e sono un ostacolo alla soluzione della crisi ucraina. Il Comitato può esprimere la posizione comune dell'UE su questioni di sua competenza, ma non può prendere decisioni in materia di politica estera del Consiglio dell'Unione europea, così come il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper), in presenza di un mandato specifico del Consiglio europeo. Tuttavia, può richiedere un gruppo di lavoro per sviluppare l'azione dell'UE su una particolare questione.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_03/Ambasciatori-UE-discuteranno-martedi-in-merito-alle-elezioni-di-Donetsk-e-Lugansk-9948/

ALLORA, QUESTO è UN PUNTO DI NON RITORNO! FAREMO DEI CONFINI GEOGRAFICI, CHE, POSSANO SUPERARE I CONFINI TERRITORIALI DELLE PROVINCIE STESSE! E VI CACCEREMO OLTRE, DI 20 CHILOMETRI, PER REALIZZARE UNA FASCIA DI RISPETTO, CHE FUNGA DA CUSCINETTO, E DA AUTO PROTEZIONE NAZIONALE! VIVA IL DONBASS LIBERO DALLA USUROCRAZIA ROTHSCILD, MORTE AL DOLLARO E AL SUO SATANISMO!
Poroshenko martedì riunirà il Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Poroshenko convocherà martedì il Consiglio di Sicurezza Nazionale e della Difesa dell'Ucraina (NSDC), ha comunicato l'addetto stampa del Presidente. Poroshenko intende sottoporre al Consiglio la questione dell'abrogazione della legge sullo statuto speciale del Donbass.
L'Ucraina è pronta ad adottare una nuova legge sul decentramento nel Donbass "se tutte le parti tornano ad attuare il protocollo di Minsk" ha detto Poroshenko. Egli ha aggiunto che la nuova legge sul decentramento nel Donbass sarà accettata se le milizie faranno un passo indietro sulla questione della elezioni del 2 novembre. Kiev non riconosce le elezioni nel Donbass ed esse mettono a repentaglio l'intero processo di pace, ha detto Poroshenko. http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_03/Poroshenko-martedi-riunira-il-Consiglio-di-Sicurezza-Nazionale-3029/

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Nozze gay, il sindaco di Bologna disubbidisce. 3 novembre 2014. Scontro istituzionale. Il sindaco di Bologna Virginio Merola va avanti con le nozze gay nonostante la legge
È scontro istituzionale a Bologna per le quattro nozze gay contratte all'estero e registrate illegalmente, in quanto l'atto non è previsto dalle norme in vigore, dal sindaco Virginio Merola. Il prefetto del capoluogo emiliano, Ennio Mario Sodano, ha infatti adottato il provvedimento di annullamento dell'atto con il quale il primo cittadino lo scorso 21 luglio aveva disposto la trascrizione nei registri dello stato civile dei matrimoni contratti all'estero tra persone dello stesso sesso e le trascrizioni fino ad oggi effettuate. Lo rende noto un comunicato della Prefettura di Bologna.
Ma il sindaco felsineo ha deciso di andare avanti. E ha fatto sapere che non cancellerà la trascrizione delle nozze gay contratte all'estero come gli ha ordinato il prefetto. Lo ha annunciato con una nota, "perché contrasta - ha spiegato - con il diritto europeo, con la nostra Costituzione, con il diritto delle persone che hanno chiesto la trascrizione, con la storia e il futuro della città che ho l'onore di rappresentare e con la mia coscienza".
"Il Prefetto - ha specificato Merola - ha disposto l'annullamento dei quattro atti di trascrizione di nozze contratte all'estero tra persone dello stesso sesso, e mi ha ordinato di provvedere alla cancellazione dal registro dei matrimoni. Io questa cancellazione non la farò. Risponderò in queste ore al Prefetto perché provveda lui al concreto annullamento e informerò le persone direttamente interessate dalla decisione di annullamento del Prefetto, perché almeno possano valutare le azioni legali a loro tutela".
Lo scontro che vede confrontarsi alcuni sindaci, prefetti e ministero dell'Interno, si fa quindi sempre più duro. L'obiettivo dei sindaci, alzando il tono pur in difetto dal punto di vista legale, è di provocare una reazione politica. Ma il governo ha già fatto sapere a più riprese che al momento una legge in merito alla questione discussa non c'è. Come spiegato a suo tempo anche dal premier, occorre una legge. L'iniziativa è stata rinviata dal governo al Parlamento a cui spetta di legiferare. Nel frattempo, però, il ministero dell'Interno ha fatto sapere, con chiarezza, che le trascrizioni di matrimoni omosessuali contratti all'estero non è possibile nei registri dei nostri comuni. E i prefetti si muovono di conseguenza.
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http://www.avvenire.it/famiglia/Pagine/bologna-sindaco-merola-non-ubbidisce-prefetto-nozze-gay-cancellazione.aspx
Il kit pro-gender in classe? Sconfessato il grande bluff

15 febbraio 2014. Le "pari opportunità" secondo gli autori dei tre volumetti intitolati "Educare alla diversità a scuola" consisterebbero nell'insegnare a tutti gli alunni, dalle elementari alle superiori, che la famiglia padre-madre-figli è solo uno «stereotipo da pubblicità», che i due generi maschio e femmina sono un'astrazione, che leggere romanzi in cui i protagonisti sono eterosessuali è una violenza, che la religiosità un disvalore...
Ma a sconfessare l'operazione (vedi Avvenire di ieri) è proprio il Dipartimento per le Pari Opportunità, per bocca di Maria Cecilia Guerra, il viceministro che ne ha la delega: «Di questa ricerca ignoravo addirittura l'esistenza».
Gravissimo, visto che i tre volumi erano spacciati proprio sotto l'egida altisonante della "Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità". Di seguito, i nomi degli autori: Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e Istituto Beck.
Ora dal Dipartimento delle Pari opportunità arriva «una nota formale di demerito al direttore dell'Unar, Marco De Giorgi», per la diffusione nelle scuole di materiale mai approvato, e addirittura mai conosciuto da chi di dovere. Se non bastasse, sconosciuto anche al Miur, il ministero dell'Istruzione: «L'Istituto Beck – ricostruisce Guerra – sulla base di un contratto con l'Unar che risale al 2012, ben prima che io esercitassi la delega alle Pari opportunità nel luglio 2013, ha prodotto il kit per insegnanti.
L'Unar ha poi autorizzato la diffusione di questo materiale con il logo della Presidenza del Consiglio - Pari Opportunità senza che il direttore me ne desse alcuna informazione...». Non è una questione formale, vista la gravità degli argomenti: «Una materia così sensibile – spiega il viceministro – richiede particolare attenzione ai contenuti e al linguaggio. Questa attenzione, quando si parla a nome delle istituzioni, ricade nella responsabilità delle autorità politiche, che devono però essere messe nella condizione di esercitarla!».
Incredibile anche l'esclusione del Miur, soprattutto in considerazione del violento impatto su bambini e adolescenti: «Non è accettabile – conclude Guerra – che materiale didattico su questi argomenti sia diffuso tra gli insegnanti da un ufficio del Dipartimento Pari opportunità senza alcun confronto con il Miur».
Proprio come notavamo ieri su queste pagine, non è che l'argomento bullismo non sia urgente e attuale, anzi, ma l'imposizione di punti di vista quanto meno discutibili e il capovolgimento di valori e tradizioni millenarie non sono certo la chiave: «Sono convinta che l'educazione alle diversità sia cruciale», ma «la finalità non deve mai essere quella di imporre una visione unilaterale del mondo, quanto di sollecitare nei giovani senso critico, rispetto di ogni specificità e identità, a partire da quelle che coinvolgono l'ambito affettivo e valoriale».
"Il fatto che gli opuscoli sulla diversità siano stati redatti dall'Unar e diffusi nelle scuole senza l'approvazione del Dipartimento Pari Opportunità da cui dipende, e senza che il Ministero dell'Istruzione ne sapesse niente, è una cosa grave, chi dirige Unar ne tragga le conseguenze". Lo dichiara in una nota Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, in merito all'introduzione nelle scuole dei manuali di educazione alla diversità, curati dall'Ufficio Nazionale antidiscriminazioni razziali. "L'Unar - prosegue Toccafondi - sembra voler imporre un'impronta culturale a senso unico destando preoccupazione e confusione su tutto il sistema educativo. Una materia così delicata richiede particolare attenzione ai contenuti e al linguaggio utilizzati, a maggior ragione visto che si rivolge a ragazzi di tutte le fasce di età".
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La protesta. «Studenti a casa: via l'ideologia gender»
Lucia Bellaspiga. 26 marzo 2014. «Un giorno al mese tenete i figli a casa da scuola». Un gesto forte proposto dall'Age (Associazione italiana genitori) per svegliare dal torpore insegnanti, presidi e genitori e far comprendere loro il pericolo dell'ideologia del gender, che «subdolamente, senza incontrare una vera opposizione», si sta diffondendo nelle scuole dei nostri figli.
Tra l'altro «mettendo a repentaglio il diritto dei genitori di scegliere liberamente l'educazione dei propri figli (riconosciuto dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo) e la libertà d'insegnamento dei docenti, ma anche la laicità dello Stato». In Francia, dove i tempi di comprensione dei fenomeni e quelli di reazione sono decisamente più rapidi, la società ha già reagito: 18mila studenti francesi restano a casa un giorno al mese e questo è bastato perché il governo facesse un passo indietro.
Il problema è che da noi il tarlo dell'ideologia gender scava gallerie mentre ancora la gran parte non sa di che cosa si tratti, da qui l'appello del presidente nazionale dell'Age, Fabrizio Azzolini: «Insegnanti e presidi, state uniti a noi genitori, facciamo sentire insieme la nostra voce, anche attraverso le nostre associazioni e rappresentanze sindacali. Informiamo gli altri docenti e genitori, facciamo conoscere i contenuti della teria del gender, il tipo di società che vuole costruire».
Ed è Azzolini a riassumere allora tale teoria: «Afferma che la differenza tra i due sessi è solo un pregiudizio, che il maschile e il femminile sono costruzioni sociali e storiche da abbattere. Si insinua l'utopia sottile e pervasiva dell'indifferenziazione sessuale e la presunta uguaglianza tra individui tutti asessuati, cioè astratti...». Non si nasce maschi e femmine, ma «individui che rimandano la propria identità a future scelte». Il tutto tra l'altro con l'alibi di eliminare discriminazioni e bullismo (l'assurda "Strategia nazionale 2013-2015" che teorizza il gender ha come sottotitolo "per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale...").
Se maschio e femmina non esistono e tutti noi possiamo "scegliere" cosa vogliamo essere, ne deriva che anche le figure di padre e madre non hanno più alcun senso, i ruoli naturali e tradizionali decadono, tutti gli individui sono disumanizzati e indifferenziati. Sembra un film di fantascienza, ma di fantasia qui c'è ben poco, dato che ogni giorno queste teorie sono davvero accolte da qualche Comune o scuola: «Da mesi insieme ad altre associazioni familiari denunciamo il rischio di rieducazione al gender attraverso la formazione dei docenti e i progetti didattici per gli studenti, attivati dal ministero dell'Istruzione, dall'Unar (presidenza del Consiglio dei ministri) e da alcuni Comuni, Province, Regioni.
Come docenti e genitori dobbiamo proteggere il nostro mestiere di educatori – prosegue il presidente dell'Age –. L'impressione è che lo Stato cerchi di separarci, nonostante nella scuola italiana la legge ci unisca nel patto di corresponsabilità educativa: ai genitori nasconde l'obiettivo delle strategie, agli insegnanti lo impone».
Basti pensare ai famigerati tre volumetti partoriti dall'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni) e diretti alle scuole primarie e secondarie, di nuovo con un obiettivo ingannevole ("Linee-guida per un insegnamento più accogliente e rispettoso delle differenze"), in realtà espliciti nel definire "uno stereotipo da pubblicità" la famiglia in cui il padre sia un uomo e la madre una donna.
Tre libri pagati con i soldi dei contribuenti. «I sostenitori del gender – sottolinea Azzolini – non si limitano a proporre un'opinione, ma conducono a una nuova educazione, orientano il governo in Italia, in Europa, in Occidente». Quell'Occidente che, come ha scritto nella sua prolusione al Consiglio permanente della Cei il cardinale Angelo Bagnasco (vedi Avvenire di ieri) si sta allontanando dall'Umanesimo e dai suoi valori di civiltà, cedendo a ideologie che credevamo sepolte con il secolo scorso. «Esprimiamo gratitudine al cardinale Bagnasco – scrivono anche i genitori dell'Agesc, Associazione genitori scuole cattoliche – e accogliamo il suo invito a non farci intimidire, a non lasciarci esautorare nel diritto di educare i nostri figli. In vista dell'incontro con il Papa del 10 maggio, i genitori dell'Agesc sentono la responsabilità di riaffermare, secondo le parole del presidente della Cei, "l'urgenza del compito educativo, la sacrosanta libertà nell'educare i figli, il dovere della società di non corrompere i giovani con idee ed esempi che nessun padre e madre vorrebbero per i propri ragazzi...».
D'altra parte, come rileva l'Age, «non occorre essere cristiani» per comprendere che la differenza tra i due sessi è una realtà ontologica: «Lo scriveva anche Marx... Una presunta uguaglianza tra individui asessuati e astratti apre la strada a una società che non può sopravvivere». Ma soprattutto che è grigia e disperata come nel peggior film di fantascienza.
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TANTO PER INCOMINCIARE, IL VERO MONTE SINAI, SI TROVA IN ARABIA SAUDITA! MA, QUEL TERRITORIO: è PARTE INTEGRANTE DELLA PATRIA, CHE, IO HO DECISO DI DARE, A TUTTI GLI EBREI DEL MONDO! TUTTAVIA, TUTTA LA GALASSIA JIHADISTA SONO SUNNITI, QUINDI, LA ARABIA SAUDITA E GLI USA MI DEVONO DARE DELLE SPIEGAZIONI! ] [ IL CAIRO, 3 NOV - L'Isis annuncia con un comunicato che il Califfato islamico sarà istituito in Sinai, definendolo "il primo passo sulla strada dell'invasione di Gerusalemme".
Il comunicato contiene inoltre nuove minacce alle forze dell'ordine egiziane, già vittime della strage del 24 ottobre.
L'Isis invita i jihadisti della regione a "distruggere i check point e i commissariati di polizia, a lanciare Rpg sulle loro adunate e a dimostrare al mondo che bisogna imporre la legge di Dio".
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/11/03/isis-istituiremo-un-califfato-in-sinai_8d7d21bf-56fb-4031-9ed8-9733559b173c.html
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King of Saudi Arabia is Saudi Arabia's head of state and absolute monarch --- OK! MAOMETTO, TUTTI SANNO QUALE è IL TUO PROGETTO DI PACE! TU SEI ISIS SHARIAH BOKO HARAM, PROPRIO TU SEI! IL TUO SATANISMO RELIGIOSO?, NON è QUALCOSA CHE POTRà RIMANERE AL MONDO, ANCORA A LUNGO! ] Nigeria:attentato anti-sciita, 15 uccisi
Azione kamikaze ad una decina di metri da palazzo emiro Potiskum. ANSA KANO (NIGERIA)
03 novembre 2014. Mustapha Lawan Nasidi. Boko Haram.
E' di almeno 15 morti e 50 feriti il bilancio dell'attentato compiuto da un kamikaze contro una processione di fedeli sciiti nella città di Potiskum, nello Stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria. L'attentatore suicida si è fatto saltare in aria a una decina di metri dal palazzo dell'Emiro della città. La regione è stata spesso teatro di attacchi dell'organizzazione integralista islamica Boko Haram.
Mustapha Lawan Nasidi, capo della comunità sciita di Potiskum, ha confermato 15 morti.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/03/nigeriaattentato-anti-sciita-15-uccisi_139cf0ce-241a-405f-bd1b-82b52cc17ae1.html
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King Abdullah bin Abdul al-Saud, King of Saudi Arabia is Saudi Arabia's head of state and absolute monarch, TU SEI IL MANDANTE! TUA è QUESTA SHARIAH! QUESTO HANNO FATTO I TUOI PREDECESSORI E TU NON SEI UN UOMO DIVERSO! NE è DIVERSA LA TUA RELIGIONE! NE è DIVERSA LA TUA LEGGE! TU AGISCI, ATTRAVERSO, I TUOI TERRORISTI CON SCALTREZZA, PERCHé, SATANA è ROTHSCHILD! QUINDI, ARRIVERà IL MOMENTO, CHE, ANCHE I MASSONI SATANISTI, DIRANNO LE MIE STESSE PAROLE, ED IN QUEL MOMENTO: TU MORIRAI!
Isis, giustiziati 36 membri tribù in Iraq.
Denuncia di un capo tribale, tra loro anche tre bambini
BEIRUT. 03 novembre 2014. Agence France Presse. BEIRUT, 3 NOV - I jihadisti dello Stato islamico (Isis) hanno giustiziato sommariamente altri 36 membri della tribù a loro ostile degli Albunimr, in Iraq, dopo averne uccisi altre decine con le stesse modalità nei giorni precedenti. I miliziani dell'Isis "hanno ucciso ieri 36 persone, di cui tre bambini e quattro donne", ha detto all'agenzia Afp un capo tribale, lo Sheikh Naim al Kuoud al Nimrawi. La tribù degli Albunimr è residente nella provincia occidentale irachena di Al Anbar.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2014/11/03/isisgiustiziati-36-membri-tribu-in-iraq_d9d30a64-318c-493f-ac98-572fb1e04568.html
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SE, NEL SISTEMA USUROCRATICO SPA ROTHSCHID, NON CI SARà LO STERMINIO: E LE DISTRUZIONI IMMANI, DI UNA GUERRA MONDIALE, POI, I POPOLI DISPERATI FARANNO LE RIVOLUZIONI, E MERKEL MOGHERINI SANNO TUTTO QUESTO!
A QUESTO PUNTO TUTTI COLORO, CHE, FANNO COMMERCIO IN DOLLARI, O, CHE, PAGANO I LORO SOLDI: AL FMI SPA, SONO GLI ASSASSINI COMPLICI: I TRADITORI DEI LORO POPOLI, I RESPONSABILI, DI TUTTI I MALI DEL MONDO! MA, AI EX-COMUNISTI E GAY LOBBY GENDER: LA PARTITOCRAZIA? STA BENE TUTTO QUESTO! E CHI SI METTE CONTRO IL NWO? HANNO TUTTI PAURA, I CODARDI, TRADITORI, TUTTI COLORO CHE, HANNO RINUNCIATO AD ENTRARE NEL REGNO DI DIO!
BERLINO, 3 NOVEMBRE. L'ex cancelliere tedesco Helmut Kohl ha espresso dure critiche alle politiche contro la Russia nel conflitto ucraino: l'occidente avrebbe dovuto comportarsi in modo più intelligente, scrive nel libro ''Aus Sorge um Europa'', (''In ansia per l'Europa''). Kohl contesta fra l'altro la decisione dei paesi leader di riunirsi come G7, senza Mosca, ''vessatoria e drastica''. ''L'ovest, come la Russia, deve fare attenzione a non perder tutto ciò che è stato raggiunto'', ha scritto.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/03/ucraina-kohl-no-a-rottura-con-mosca_08a9280f-ef32-4e24-9877-1e6bb69f5dc3.html
Bruno Chiusa
Kohlavrebbe troppo da insegnare a questa UE e a questo occidente.Tutto il lavoro di uno degli ultimi statisti buttato alle ortiche...O qualcuno pensa che i veri statisti siano gli attuali euroburocrati e i vari premier EuroUsa attuali?
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Daniele Vero
Be finchè la Merkel dopo gli ordini di Obama risponde: Comandi le cose andranno sempre male.
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NON CI SONO LIBICI IN QUESTO SITO! infatti. si stanno tutti preparando per aggredire l'Italia! non potrà essere fermata la shariah, della galassia jihadista, se, non verrà messa sopra, una bella pietra tombale, su tutta la LEGA ARABA NAZI ONU! e che, ai farisei TALMUD: FMI SPA, non serve: vincere la guerra... per rigenerare un nuovo: ciclo monetario parassitario ed usurocratico, ci vogliono almeno, 5miliardi di morti.. ed Erdogan, Saudi arabia King Abdullah bin Abdul al-Saud, hanno detto a Rothschild: "a noi sta bene tutto questo, quali annessioni territoriali, sono previste per noi, nel NWO?" POI, HANNO FATTO UN ACCORDO BUONO MOLTO CONVENIENTE PER ENTRAMBI, MA DI TUTTO QUESTO ACCORDO SEGRETO?
Benjamin Netanyahu, il pollo da spennare? LUI NON SA NULLA!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/03/nave-militare-colpita-da-razzi-a-bengasi_5aeb0a0f-4273-4e70-9db6-0c60016088c5.html
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EIH, OBAMA PINOCCHIO FINOCCHIO GENDER? TU PENSAVI DI INCHIAPPETARE: Erdogan (IL GATTO), E Saudi arabia King Abdullah bin Abdul al-Saud (LA VOLPE)? ED INVECE SONO STATI LORO, CHE, HANNO INCHIAPPETTATO TE! OVVIAMENTE, I TUOI ISLAMICI, NON TI AVREBBERO FATTO MAI, QUESTA OFFESA, QUESTO TRADIMENTO, SE, ROTHSCHILD NON AVESSE PERMESSO AGLI ISLAMICI TUTTO QUESTO! E PERCHé ROTHSCHILD NON DOVREBBE DISTRUGGERE ISRAELE, PER ANDARE A FINIRE, DI VIVERE NEL DESERTO SAUDITA?
ROTHSCHILD? LUI STA MEGLIO DOVE STA!
Siria: Wp, ribelli filo-Usa con qaedisti. Fronte al Nusra infligge colpi a 'moderati' Esl e li assorbe. 03 novembre 2014. NEW YORK, 3 NOV - I jihadisti siriani filo-al Qaida del Fronte al Nusra hanno inflitto di recente duri colpi - all'interno del fronte anti-regime - ai ribelli 'moderati' dell'Esl, armati e addestrati dagli Usa, fagocitandone di fatto molti superstiti. Lo scrive il Washington Post da Idlib, sostenendo che l'Esl è stato costretto a ritirarsi da molte sue residue roccaforti nel Nord del Paese: cedendo le armi ai qaedisti sullo sfondo di un'ondata di defezioni dalle sue file a quelle di al-Nusra.

questa NON è una testata giornalistica

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